Crisi vicino alla svolta con Biagio Castaldo vicesindaco

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Afragola. La crisi politica e amministrativa è di fatto rientrata. Mancano i dettagli per consentire al sindaco Antonio Pannone il ritiro delle dimissioni. Il consigliere Affinito a capo dei dissidenti ha espletato tutti i passaggi possibili e la frattura è stata ricomposta. L’unico che sarà sacrificato è il Presidente del consiglio comunale, Biagio Castaldo, il quale dopo la sfiducia approvata dalla maggioranza dei consiglieri in aula sarà costretto a dimettersi dal civico consesso ed a lasciare la guida dell’Assise per occupare la poltrona di vicesindaco, incarico ricoperto fino all’ultima giunta dal Sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio dei Ministri, Pina Castiello. Il suo impegno al Comune è divenuto nei fatti incompatibile con quello istituzionale a Roma. Si è prodigata in questi anni per Afragola, assumendosi anche la responsabilità del ruolo amministrativo. Ha dato una mano alla coalizione e alla città, continuerà a rappresentare a Roma anche la voce di questo territorio ma c’è un’altra indiscrezione che rafforza ulteriormente la rinuncia di Castiello al ruolo di vicesindaco: dopo le Regionali, Matteo Salvini le chiederà di occuparsi del partito a Napoli e in provincia con un incarico ufficiale. Incompatibile con un ruolo amministrativo. E allora meglio in questa fase di rilancio lasciare posto in giunta a soggetti politici del territorio che possano dedicare tutta la giornata all’impegno comunale. E Biagio Castaldo vicesindaco chiuderebbe il quadro della crisi con un riconoscimento importante a Fratelli d’Italia. Liberandolo pure dall’imbarazzo di tornare in Consiglio seduto sulla poltrona di Presidente con una sfiducia votata dalla maggioranza dei consiglieri.
Sicuramente la sfiducia non nasce da nessuna “gaffe” che ha coinvolto il presidente. La sfiducia a Castaldo è stata lo strumento utilizzato da Affinito e company per mettere in crisi Pannone senza intaccare il rapporto con il primo cittadino, tant’è che la frattura si è subito ricomposta dopo gli incontri al vertice. Appena arriverà l’ok di Castaldo ad entrare in giunta, il sindaco ritirerà le dimissioni. Diversamente, il gruppo di Fratelli d’Italia potrebbe pure decidere di rompere tutto ma in questa fase la consiliatura sarà comunque salva perché non ci sono i numeri per la sfiducia e perché dall’opposizione Giacinto Baia di Forza Italia, se dovesse servire, ha già dato la disponibilità a passare tra le fila della coalizione di governo. Una scelta di Baia maturata in chiave personale e non certo politica perché Raffaele Botta, altro rappresentante in Assise del partito azzurro, terrà fede al mandato elettorale con coerenza fino all’ultimo giorno della consilitura.
Comunque la crisi è già risolta. In un modo o nell’altro. Pannone ritirerà le dimissioni e toccherà a Castaldo scegliere se entrare in giunta oppure se proseguire in una lotta isolata.

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