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A Napoli 13 vittime della strada dall’inizio del 2024

Con l’incidente mortale avvenuto ieri in via Argine, ricorda Paolo Popoli su Repubblica Napoli, sale a tredici il numero delle vittime della strada da inizio anno a Napoli. Patrizia Maietta, napoletana, 67 anni, ha perso la vita dopo essere stata investita da un camion che ha trascinato il suo corpo per oltre trenta metri. La donna era residente a Ponticelli, nei pressi del rione Conocal,
sposata e madre di due figli. È morta non distante dalla sua abitazione. L’autista dell’autoarticolato, 55 anni, napoletano, probabilmente non si è accorto di nulla tanto
da aver proseguito la corsa. L’uomo è stato rintracciato e fermato dalle forze dell’ordine poco dopo grazie alle testimonianze dei presenti, decisive non solo per riconoscere il mezzo dal numero di targa, ma anche per ricostruire la dinamica dei fatti confermata in seguito dalle immagini delle telecamere di videosorveglianza di alcune attività della zona. Quando si è verificato il sinistro, l’uomo stava andando in un magazzino a ritirare della merce e, una volta caricato il camion, ha ripreso lo stesso percorso in direzione opposta. Le ipotesi di reato, in questo caso, sono di omicidio stradale con omissione di soccorso: tecnicamente c’è stato l’allontanamento dal posto, ma alla luce dei
fatti la valutazione potrà essere diversa. Le indagini della polizia locale, guidata dal comandante Ciro Esposito, sono affidate alla sezione Infortunistica stradale capitanata dal tenente Vincenzo Cirillo.

A Napoli sono tredici le vittime della strada dall’inizio del 2024. Tra i casi più eclatanti quella di Lisa Herbrich, 27 anni, studentessa tedesca a bordo di bicicletta in via Foria. Una lunga serie aperta il 9 gennaio da Francesco Esposito in Corso Umberto.

Tra le cause principali degli incidenti stradali a Napoli, come riportato nei report con i dati statistici della Polizia Locale e dei carabinieri, accanto agli errori di distrazione dei conducenti, spesso alla guida con il telefonino, pesano anche cattivi comportamenti, la violazione delle regole elementari del Codice della Strada, la mancata precedenza, la guida spericolata, il mancato rispetto dei limiti di velocità, quando non anche l’uso di alcol e droghe, spesso di notte, quando la visibilità è ridotta. Pratiche scorrette che possono spezzare la vita di altre persone, sulle quali si cerca di intervenire con la sensibilizzazione che parte già dalla scuola.

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