Autonomia, MET: “Dissociamoci da governatori Sud complici di Calderoli”

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L’europarlamentare e segretario del Movimento Equità Territoriale promuove la petizione lanciata dallo scrittore Pino Aprile “Non in mio nome”: “Eletti per essere paladini delle nostre regioni, sono i primi nemici del Sud”. “I primi nemici del Sud sono al Sud. Lo sosteniamo da anni e non abbiamo mai avuto alcuna remora nel fare nomi e cognomi. Oggi questi nemici siedono sulle poltrone di coloro che, per primi, dovrebbero fare da paladini dei territori e dei cittadini del Mezzogiorno d’Italia. Sono i presidenti delle nostre Regioni, le Regioni del Sud, schierati al fianco di Calderoli, Salvini e del Partito dei Governatori del Nord, a sostegno dello scellerato progetto di legge sull’Autonomia Differenziata: Renato Schifani per la Sicilia, Roberto Occhiuto per la Calabria, Vito Bardi per la Basilicata, Donato Toma per il Molise, Marco Marsilio per l’Abruzzo, Christian Solinas per la Sardegna”. Lo scrive in un post sulla sua pagina Facebook l’europarlamentare del Gruppo Greens/EFA e segretario del Movimento Equità Territoriale Piernicola Pedicini, nell’illustrare il contenuto della petizione lanciata su change.org (“Non in mio nomeDissociamoci dal sì di 6 presidenti di regioni del Sud al ddl Calderoli”) dal fondatore del MET, lo scrittore Pino Aprile. “Genuflessi ai capi dei rispettivi partiti, pronti a eseguire alla lettera gli ordini di scuderia, questi signori stanno avallando la più grande rapina della storia del Mezzogiorno d’Italia. Con l’autonomia differenziata sarà legittimata, una volta per tutte, la “secessione dei ricchi”, un sistema secondo il quale chi ha avuto di più (il Nord), continuerà ad avere di più, lasciando indietro i territori del Sud, ai quali sono già stati sottratti oltre mille miliardi in venti anni in termini di spesa pubblica. Noi cittadini del Sud ci dissociamo dall’adesione al ddl Calderoli data dai presidenti Schifani, Occhiuto, Bardi, Toma, Marsilio, Solinas. Non ci rappresentate in questa scelta autolesionista per il Sud e il Paese”.

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