Incredibilmente si torna a parlare della possibilità, per i Presidenti di regione, di svolgere un terzo mandato consecutivo. Polemiche e sentenza della Corte costituzionale sembrano lontane anni luce, non certo poche settimane come nella realtà. Le forze politiche, a partire da quelle della maggioranza, avanzano l’ipotesi di modificare la legge nazionale che regolarmenta i mandati.
Dal punto di vista tecnico, l’intervento sarebbe semplice. Sarebbe sufficiente modificare l’articolo 2 della legge 165/2004, che disciplina i limiti di mandato per i presidenti delle Regioni a statuto ordinario, portando il limite a tre mandati consecutivi. Non servirebbe una nuova legge organica, né un intervento complesso sul sistema elettorale regionale.
Il tempo è stretto ma il percorso è praticabile. Se la proposta di modifica alla legge venisse presentata entro metà giugno, il parere della Conferenza Stato-Regioni potrebbe arrivare entro fine mese. Il Parlamento potrebbe avviare l’iter accelerato in luglio, approvando il provvedimento entro la fine di luglio o nei primi giorni di agosto. La pubblicazione e l’entrata in vigore avverrebbero ad agosto o settembre, prima della convocazione ufficiale delle elezioni regionali, che dunque si svolgerebbero con la nuova disciplina già applicabile.
Si vedrà nei prossimi giorni cosa accadrà, come la storia insegna: la politica è la sottile arte del possibile.