Nuova biblioteca al Polo Liceale Salvatore di Giacomo

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Il sindaco di San Sebastiano al Vesuvio, Giuseppe Panico, rende noto su Facebook quanto segue: “Mercoledi 20 novembre è stata inaugurata la nuova Biblioteca del nostro Liceo alla presenza della Dirigente scolastica prof.ssa Fabrizia Landolfi, del vicesindaco di San Sebastiano al Vesuvio, dott.ssa Assia Filosa, della componente- genitori del Consiglio d’Istituto, della prof.ssa Virginia Varriale, responsabile della Biblioteca e curatrice del Laboratorio di lettura ad alta voce insieme alla prof.ssa Francesca Maiello con la classe VB del Liceo scientifico tradizionale.
La Biblioteca è stata realizzata con i fondi del PNRR Piano Scuola 4.0 – Azione 2 – Next generation labs – Laboratori per le professioni digitali del futuro che intende dare un forte impulso alla trasformazione degli spazi scolastici in ambienti innovativi di apprendimento e alla realizzazione di laboratori per le professioni digitali del futuro.
Il progetto relativo a “Scuola 4.0” rappresenta lo strumento, che consente, all’interno della cornice concettuale e metodologica, nazionale ed europea, del Piano “Scuola 4.0”, di poter definire, nel rispetto dell’autonomia scolastica, gli obiettivi e le strategia didattiche dell’innovazione degli spazi, nel rispetto della vision e della mission del piano dell’offerta formativa di ciascuna Istituzione scolastica.
Muovendosi proprio all’interno di questo spazio di autonomia scolastica , la nostra scuola ha deciso di rinnovare lo spazio didattico della Biblioteca scolastica , con il fine non solo di custodire libri, ma di trasformarsi e proporsi come luogo di ricerca e di studio per tutta la comunità scolastica , trasformando la lettura in un’esperienza di condivisione e di crescita.
Dopo il simbolico taglio del nastro rosso, con grande soddisfazione è stato possibile accogliere in Biblioteca studenti, docenti e genitori per mostrare la nuova veste di uno spazio prezioso per la comunità scolastica, in quanto luogo di letture, studi, ricerche, consultazioni e confronti tra colleghi e attività laboratoriali per gli studenti.
Dal mese di novembre e per tutto l’anno scolastico è attivo un Laboratorio di lettura ad alta voce con la classe 5B del Liceo Scientifico, accompagnata dalla prof.ssa Francesca Maiello e con il supporto della prof.ssa Virginia Varriale.
Questo laboratorio nasce dal desiderio di creare uno spazio per riscoprire il valore della propria voce, affidando ad essa il compito di narrare per gli altri, come un dono … perché leggere per l’altro è qualcosa di più che una serie di parole delle quali comprendere il significato, è un prenderci cura reciproco: leggendo a qualcuno si dona il proprio tempo e ci si prende il tempo per stare insieme a chi ci ascolta, e insieme c’immedesimiamo negli altri, riconosciamo e gestiamo le nostre emozioni, impariamo ad attribuire senso e significato in modo personale e pensato.
L’attività mira a promuovere e a valorizzare le competenze linguistiche ed espressive degli studenti in un contesto partecipativo. Il testo di riferimento sarà Il treno dei bambini di Viola Ardone.
Il romanzo rappresenta un’opera di alto valore storico e culturale, offrendo agli studenti l’opportunità di esplorare un capitolo significativo della storia italiana attraverso una narrazione coinvolgente: l’autrice ripercorre la vicenda dei “treni della felicità,” che negli anni successivi alla Seconda guerra mondiale portarono molti bambini dal Sud al Nord Italia, in cerca di migliori condizioni di vita. Il testo scelto permette alle studentesse e agli studenti di comprendere un periodo complesso della nostra storia recente, fatto di solidarietà e difficoltà sociali, e di riflettere sul tema della diversità culturale e sull’importanza dell’inclusione e dell’accoglienza.
Il messaggio centrale del romanzo è racchiuso in questa frase: – Amerì, a volte ti ama di più chi ti lascia andare che chi ti trattiene – L’amore materno può manifestarsi anche nel doloroso atto di lasciare andare il proprio figlio, pur di garantirgli un futuro migliore.
La storia narrata appartiene all’ultimo scorcio del Novecento, ma quante mamme e figli ancora oggi devono separarsi per alimentare la speranza di un’umanità migliore!
Leggere e riflettere insieme può essere un potente antidoto contro l’indifferenza e l’indolenza, può essere un potente stimolo al bisogno di comprendere la complessità del reale, imparando a riconoscere ciò che è bene e ciò che è male”.