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Liste d’attesa negli ospedali, Governo vara Cup regionale e visite nel week end

Il Consiglio dei ministri ha varato, tra altri provvedimenti, anche un decreto legge per l’abbattimento delle liste d’attesa nelle strutture sanitarie. Previsto  un Cup unico regionale o infraregionale, il monitoraggio sulle liste d’attesa affidato all’Agenas, un ispettorato generale di controllo sull’assistenza sanitaria fino all’introduzione di visite ed esami il sabato e la domenica.

Le Regioni assegneranno ai direttori generali delle aziende sanitarie alcuni obiettivi annuali sulla riduzione delle attese. Il mancato raggiungimento potrà determinare la sospensione dall’elenco nazionale dei direttori per un periodo di 12 mesi. Anche gli specializzandi verranno chiamati per abbattere le liste d’attesa. Possibili assunzioni con contratti di lavoro autonomo per contrastare il fenomeno dei gettonisti

Il documento contiene misure per permettere alle aziende ospedaliere di “assumere personale anche con contratti di lavoro autonomo”. Inoltre “le aziende possono avvalersi anche degli specialisti ambulatoriali interni per il recupero delle liste d’attesa: il provvedimento stanzia 100 milioni per aumentare a 100 euro la tariffa oraria per la prestazione dello specialista”.

“Per il 2024 il tetto di spesa per il personale sanitario passerà, per le regioni che ne facciano richiesta, dal 10 al 15%, mentre a partire dal 1° gennaio 2025 aboliremo il tetto di spesa”, ha detto il ministro della Salute Orazio Schillaci in conferenza stampa. ”I direttori generali di Asl e ospedali dovranno far rispettare i tempi certi per le prestazioni o  con la possibilità dell’intramoenia o con il privato convenzionato”.

Dai monitoraggi a campione risulta, ha detto Schillaci, che si fanno anche 9 prestazioni nel pubblico rispetto a 90 in intramoenia.

Per il personale del Sistema sanitario si prevede un aumento della tariffa oraria fino al 20% e l’introduzione di una ’flat tax’ del 15%.

Quanto ai privati accreditati, a cui già l’ultima legge di bilancio ha innalzato il tetto di spesa per prestazioni mirate ad assorbire le liste, è previsto un ulteriore allentamento dell’1%. Condizione per mantenere l’accreditamento con il Ssn sarà la piena integrazione delle agende di prenotazione, da parte dei privati convenzionati, con i Cup unici che ogni regione dovrà istituire.

Scattano le quote premiali per le Regioni che rispettano gli obiettivi di riduzione delle liste, mentre i direttori generali di Asl e ospedali riceveranno incrementi o al contrario decurtazioni del 10% della retribuzione di risultato sulla base del raggiungimento o meno degli obiettivi. Infine, anche in farmacia si potranno svolgere alcune prestazioni come analisi del sangue e tamponi mentre andrà attivata la diagnostica di primo livello negli studi dei medici di famiglia.

 

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