Ma quanto fa paura adesso questo Napoli ?

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Vincere lo scudetto nel 2023 ? Tanto accade ogni 30 anni. Rivincerlo nel 2025 ? Lo ha perso l’Inter. Ingaggiare un allenatore come Antonio Conte ? Tanto non lo voleva nessuno. Conte sceglie di restare in azzurro ? È solo un traditore. Acquistare un grandissimo calciatore come Kevin De Bruyne ? Ma tanto è vecchio e bollito.

Come mai la narrazione di un Napoli vincente fa fatica ad affermarsi ? Perché ambiente, tifoserie, organi di stampa vicini a Inter, Milan e Juventus vogliono sempre nascondere i meriti sportivi dei partenopei ?
E perché sempre il Napoli, di fatto la società di calcio in Italia più solida e più ricca (considerando che non ha debiti), non viene raccontato per quello che veramente rappresenta oggi ? Ovvero un modello virtuoso, unico nel suo genere, in un calcio nostrano che è completamente alla deriva.

Fa così tanta paura il Napoli che vince e resta vincente ? Perfino il fatto che il più grande calciatore della storia, Diego Armando Maradona, abbia vestito i colori azzurri continua a dare fastidio, a distanza di oltre 40 anni. E non potendolo ovviamente negare, si cerca maldestramente di raccontarlo in chiave distorta.
Tutto questo avviene peraltro in un contesto ben più ampio ed importante, che va oltre il calcio e la competizione agonistica.
Da almeno quattro anni a questa parte, dopo il buio del covid e dei lockdown, che hanno colpito ad ogni latitudine, la città di Napoli (più di molte altre realtà) è rinata e si è rilanciata in modo strepitoso in termini turistici, economici e sociali.
Napoli ed il Napoli sono ormai uscite dalla narrazione tossica fatta solo di folklore e caos, pizza e mandolino, dove lazzari e pleblei sono capaci solo di entusiasmarsi per il calcio: è oggi vista nella sua essenza genuina e spontanea. Composta e gioiosa, felice e passionale, certo con qualche eccesso ma sicuramente non in preda ad un delirio collettivo e senza controllo.

Nella prossima stagione calcistica, forse per la prima volta, gli azzurri partiranno favoriti ai blocchi di partenza: Antonio Conte e Aurelio de Laurentiis vanno costruendo quella che potrebbe diventare una vera corazzata, almeno rispetto ai competitor italiani in Serie A. Ovviamente in Europa, in Champions League, sarà tutta un’altra storia. Ma oggi la squadra è consapevole tanto della sua qualità tecnica e atletica di quanto sa essere umile e rispettosa nell’approccio alla competizione e agli avversari.
Napoli ed il Napoli sono oggi in una nuova dimensione, mai vista e vissuta prima. Comandano, calcisticamente parlando, senza se e senza ma…