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Viaggio tra i vini Doc e Igp della Campania

L’autorevole Casa Editrice ‘Gambero Rosso’, specializzata in enogastronomia, ha pubblicato un approfondito focus sulla situazione vinicola e vitivinicola in Campania.
Secondo questa indagine , la produzione regionale ĆØ giunta a 1,37 milioni di ettolitri di vino, pari a circa il 2% della produzione nazionale. La geografia delle aree con viticoltura vede la Provincia di Benevento raggiungere il 40,6%, la Provincia di Avellino il 28%, Salerno il 13,3%, Caserta il 9,3%, Napoli l’8,2%. Sono classificati come vini Dop il 18,5%,di quelli prodotti, mentre gli Igp si attestano allā€™8,6%. Equa la distribuzione tra vini bianchi e rossi, 46% i primi e 54% i secondi. 450 sono le cantine che imbottigliano , circa 70 milioni di euro il valore complessivo del comparto.
In generale i vini della Campania sono il frutto di un delicato equilibrio tra clima e territorio che li rende particolarmente buoni e apprezzati.
Proprio le particolari condizioni del clima e dei terreni rendono la viticoltura campana complessa: sulle zone costiere il clima ĆØ mediterraneo, temperato dalla costante presenza delle brezze marine. Nelle aree interne come l’Irpinia ed il Sannio, invece, il clima ĆØ definita “continentale”, caratterizzato da escursioni termiche e dal continuo dalternarsi d giornate soleggiate e notti fredde. Anche dal punto di vista del suolo la Campania ĆØ molto eterogenea. L’area del Vesuvio e del Monte Somma ĆØ caratterizzata dalla cenere e dai terreni vulcanici, la costiera Amalfitana dalle formazioni calcaree,Ā  Sannio e Irpinia da una prevalenza argillo-calcarea.
Le cantine del territorio di recente hanno partecipato all’iniziativa ‘Campania Stories’ ed hanno presentato oltre 300 varietĆ  di vini. Dalle degustazioni effettuate dagli esperti, le ultime annate come il 2019 hanno dimostrato una notevole qualitĆ . CosƬ anche l’annata 2020, anche se ĆØ ancora molto giovane. In assoluto, sono stati i vini bianchi ad aver evidenziato le etichette qualitativamente piĆ¹ interessanti, capaci di competere a livello nazionale.
Da segnalare, sempre secondo l’indagine di ‘Gambero Rosso’, lā€™ottima predisposizione allā€™invecchiamento di Fiano, Greco e Falanghina, che esprimeno la piena maturitĆ  aromatica dopo almeno un paio dā€™anni dā€™affinamento in bottiglia. Tra i rossi cā€™ĆØ una costante crescita qualitativa del Piedirosso, soprattutto dellā€™area flegrea e vesuviana. Vinificazioni piĆ¹ accurate e delicate hanno superato una certa tendenza alla riduzione, mettendo in luce il tipico profilo fragrante, fresco e fruttato del vitigno.
Leggi qui il focus di Gambero Rosso

 

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