A Portici in libreria, come nei film di Scola, si studiano le emozioni

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Una libreria zeppa di libri e insieme il “vuoto” causato dalla pandemia, solchi emotivi negli adolescenti ma pure negli adulti. La distanza fisica, le emozioni riscritte. Se pensate che questa sia la trama di un film, ci avete preso. Ma non è solo questo. Perché, proprio come nel film di Ettore Scola in uscita a giorni, è da una libreria che parte un “accumulo” di “materiale emotivo” per provare a ripartire. Ecco come: nasce a Portici il Teatro delle Emozioni, un progetto di sociologia del teatro che fa eco al film di Ettore Scola “Il materiale emotivo”, dal 7 ottobre nelle sale cinematografiche in tutta Italia. Grandi assonanze tra il film che racconta la storia del libraio parigino interpretato da Castellitto e il Teatro delle Emozioni. Le ideatrici Simona Tafuri sociologa e l’attrice Silvana Marino hanno scelto di fondere due discipline per dar vita ad un corso dedicato alle “ferite emotive” di cui adulti e adolescenti portano i segni. La distanza fisica forzata e la mancanza di con-tatto sono ripercorse attraverso la prossemica, l’ausilio della tecnica scenica e l’improvvisazione. A lanciare il progetto sarà un libraio, stavolta non parigino ma porticese, Diego Penna, della libreria Libridine in via Diaz a Portici, che sabato 2 ottobre ospiterà le due formatrici per la presentazione di questo viaggio introspettivo nelle emozioni. Parte proprio da qui la proposta di ospitare nei cinema dell’area vesuviana, che proietteranno “Il materiale emotivo”, un’anteprima del corso in forma del tutto gratuita per i partecipanti. Uno screening del cuore ma a partire dalla mente. Per tutti i cinema interessati ad ospitare l’iniziativa seminari gratuiti. Per maggiori informazioni contattare 3409620198 – 3491607233

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