Ambiente e Agroalimentare, Frigento racconta le sue eccellenze

Dal distretto della Taverna di Annibale alle infrastrutture, alla scuola, al ciclo della raccolta differenziata. Nella valle dell'Ufita un borgo da conoscere

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Carmine Ciullo

Poco meno di quattromila abitanti, una vocazione agricola che tende all’industria dell’agroalimentare. Questa è Frigento, guidata dal Sindaco Carmine Ciullo che ne ha fatto un borgo da vivere e scoprire

Quali sono le principali vocazioni della sua cittadina?
“Ci piace pensare che il nostro Borgo, posizionato nel cuore dell’Irpinia, su un colle a 911 m. s.l.m., che domina le valli dell’Ufita e del Fredane, caratterizzato da uno straordinario panorama e da un centro storico incantevole, costituito da palazzi gentilizi, portali in pietra, giardini, chiese di grande pregio artistico (in quanto antica sede vescovile), abbia una spiccata vocazione turistica, di quel turismo attento alla riscoperta dei Borghi, delle emergenze culturali e delle peculiarità ambientali dei  territori. Naturalmente l’area è a vocazione prevalentemente agricola, con produzione di grano, olio, vino, ortaggi, legumi. Comunque una quota significativa del reddito delle famiglie proviene dal terziario, molte persone sono impiegate nei settori dell’istruzione, della sanità, dell’amministrazione pubblica. In crescita anche il settore industriale, rappresentato, soprattutto, da un distretto agro-alimentare, sorto a partire dai primi anni  2000, nella valle dell’Ufita, in località Pila ai Piani”.

Dal punto di vista commerciale/industriale quali le principali realtà ospitate dal vostro territorio?
“Frigento ospita, nella zona ai piedi della montagna, in piena “Valle Ufita”, una dinamica area industriale, denominata “Taverna di Annibale”, destinata prevalentemente al settore agroalimentare (completamente infrastrutturata con rete idrica, fognaria, gas/metano, pubblica illuminazione …), attualmente si presenta in uno stato di ottima operosità determinato dalla presenza di una serie di importanti attività imprenditoriali e produttive. Degli stabilimenti della prima ora, sottolineo la presenza di un impianto della “Cerealitalia”, che ha da poco acquisito anche il marchio “Dolci Preziosi”. “Farine Magiche” produttore di fama nazionale ed internazionale di diversi tipi di farine di ottima qualità, infine mi piace evidenziare la scelta di un nostro lotto da parte della “Essequadro”, una dinamica azienda leader nella produzione di montature per occhiali”.

 Un evento cui è particolarmente legato?
“A Frigento la tradizione è di scena in occasione dei festeggiamenti in onore di San Rocco e dell’Assunta. Per l’avvenimento rivivono gli antichi riti devozionali legati alla vita dei campi e, nella fattispecie, al raccolto del grano. Come nella tradizione una volta mietuto il grano si usava metterne da parte una quota simbolica per offrirlo in dono a San Rocco, protettore di Frigento, quale ringraziamento per il buon raccolto ottenuto. Il grano da offrire al Santo viene intrecciato e posizionato in modo da ornare alcuni carri di legno trainati dai buoi. Nel tardo pomeriggio di Ferragosto si svolge la sfilata dei “carri covoni”, ognuno in rappresentanza di una contrada. I carri, carichi di covoni di grano sapientemente intrecciati, trainati dai buoi, salgono lentamente verso il centro del paese tra due ali di folla festante e poi vengono sistemati davanti alla Chiesa del Purgatorio, dove stazionano per essere ammirati dai fedeli e dai visitatori. La mattina del 16 agosto, in occasione della processione di San Rocco, sfilano per le vie del paese circa 40 “Mezzetti”, grandi contenitori di legno che un tempo rappresentavano l’unità di misura dei cereali, ricolmi di alte spighe di grano artisticamente lavorate. La tradizione vuole che i “Mezzetti” vengano trasportati sul capo da donne particolarmente devote al Santo. Un altro evento particolarmente suggestivo, che rivive durante la Settimana Santa, anch’esso antico e caratterizzante, è quello dei “Misteri”, la riproposizione, con figure a grandezza pressoché naturale, di scene che ricordano gli ultimi giorni della vita terrena del Cristo, la sintesi dell’itinerario esistenziale di Gesù verso il Calvario: dall’Ultima Cena alla Deposizione. Si tratta di opere molto particolari, artisticamente realizzate in cartapesta e stoffa, usata per l’abbigliamento talvolta sfarzoso dei suoi personaggi”.

Quali i progetti immediati e futuri della sua amministrazione?
“L’amministrazione, che ho l’onore di guidare, volge verso la fase finale del suo primo mandato, quindi è l’ora del bilancio quinquennale e del rilancio di idee e progetti per chiedere nuovamente la fiducia agli elettori. Di sicuro siamo fieri della gestione del ciclo dell’immondizia, spesso una vera tortura per svariate realtà. Da anni adoperiamo un sistema porta a porta per buona parte dell’abitato e i risultati, pur buoni, non ci bastano mai”.

 State intercettando finanziamenti da utilizzare per la comunità?
“Sì. Siamo riusciti ad ottenere dei finanziamenti regionali e nazionali che ci hanno consentito di migliorare i nostri edifici scolastici che sono accoglienti e sicuri soprattutto per quanto riguarda il rischio sismico, essendo noi in un territorio particolarmente vulnerabile; un altro finanziamento ci ha consentito di riammodernare la nostra area industriale che al momento è sicuramente tra le più attrattive a livello regionale; sono in fase di completamento i lavori per la realizzazione di un immobile che ospiterà il Centro Operativo Comunale (COC) e sarà riferimento anche dei comuni limitrofi. Inoltre abbiamo utilizzato dei finanziamenti governativi per completare la costruzione di un’immobile che ospiterà la nuova casa comunale”.

 Qual è l’identikit del suo concittadino?
“Il cittadino frigentino ha tante caratteristiche divergenti, ma di sicuro è un tipo interessato, da sempre accorto alla politica, abituato alla vita con alti standard dovuti alla salubrità dell’aria, alla bontà dei prodotti coltivati, alla lentezza di una vita all’aria aperta”.

 Quali i fiori all’occhiello della sua Amministrazione?
“Mi verrebbero in mente tutte una serie di iniziative che nel corso degli anni sono state attivate a vantaggio della crescita socio-economica del territorio, ma, per brevità, mi piace attenzionare in modo particolari due settori:

  • quello della tutela e del rispetto dell’ambiente concretizzatosi con l’istituzione del Parco Urbano di interesse regionale “Panorami Frigento”, che perimetra la sommità del monte, quindi il centro storico e l’intera area boschiva ricca di tante varietà vegetali e animali. Tale area è sottoposta ad un particolare regime di tutela in relazione ai suoi valori naturalistici, ecologici, geomorfologici ed ambientali. In questo modo sono state messe le basi per garantire la difesa dell’ecosistema, il restauro del paesaggio, il ripristino dell’identità storico-culturale, la valorizzazione ambientale anche in chiave economico-produttiva ecocompatibile;
  • quello sociale per la grande sensibilità ed attenzione posta alle esigenze di tutte le fasce “deboli”; questa sensibilità ci ha spinti ad aderire convintamente anche al Sistema SPRAR, per contribuire concretamente ai processi di accoglienza ed uscire dalle logiche e pratiche di emergenza, ponendo al centro i principi della sostenibilità e dell’integrazione. Consideriamo la prospettiva di un’integrazione sostenibile come indispensabile per consentire, a chi ha titolo, di rimanere nel nostro Paese arricchendo la propria appartenenza culturale, ed acquisendo gli strumenti necessari per una vita indipendente, certi che intorno a questi principi si possa attuare anche la crescita stessa della comunità ospitante.

Dai un’occhiata alla nostra intervista precedente!

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