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“Napoli città libro”, dal 1 al 4 luglio l’edizione 2021

Dall’1 al 4 luglio la casa editrice campana Marlin editore partecipa alla terza edizione della fiera “Napoli Città Libro 2021“, nello splendido scenario di Palazzo Reale. Marlin è  impegnata su più fronti come la presentazione del romanzo “Duecento giorni di tempesta”. Il romanzo di Simona Moraci sarà presentato sabato 3 luglio in un confronto con la giornalista Nunzia Marciano e con le letture dell’attrice Rosaria De Cicco. Dopo il grande successo al Salerno Letteratura Festival, Marlin, la casa editrice di Tommaso e Sante Avagliano, dall’1 al 4 luglio sarà impegnata con un proprio stand a proporre molte novità di rilievo (una per tutte il nuovo libro di Dacia Maraini) alla terza edizione della fiera Napoli Città Libro che quest’anno si svolgerà nello splendido scenario dei giardini e cortili di Palazzo Reale a piazza Plebiscito (il biglietto d’ingresso alla fiera sarà valido anche per la visita al Palazzo).
Il libro di Simona Moraci ha appena ottenuto il terzo posto, sezione Narrativa, al Premio L’Iguana. Anna Maria Ortese, VIII edizione 2021. Per l’occasione napoletana, sono previsti i saluti dell’editore Sante Avagliano (Marlin), mentre la giornalista Nunzia Marciano dialogherà con l’autrice e l’attrice Rosaria De Cicco, figura significativa del cinema, del teatro e della televisione italiana, leggerà alcuni brani del libro. Il testo potrebbe pure essere oggetto di una trasposizione cinematografica: il progetto è in fase di costruzione. In più, nello stand di Marlin editore n. G29 della fiera Napoli Città Libro, sono previsti i firmacopie di cinque autori della casa editrice: giovedì 1 luglio, ore 15.00/16.30, Paolo Romano per il volume “Il castello di carta. Guida letteraria di Salerno e della sua provincia”; venerdì 2 luglio, ore 15.00/17.00, Elvira Morena per il romanzo “Le solite notti”, II edizione; sabato 3 luglio, dalle 10.30 alle 13.00, Gioconda Marinelli, per il libro “Alfabeto quotidiano. Le parole di una vista”, Dacia Maraini con Gioconda Marinelli e, dalle 16.30 alle 19.00, Autilia Avagliano per “Din don Down! La storia di Alberto e della sua famiglia che imparò a volare con lui”, II edizione; domenica 4 luglio, dalle 16.30 alle 19.00, Carmine Mari per il romanzo storico “Hotel d’Angleterre”, II edizione.
Il romanzo di Simona Moraci
Il cuore in tempesta di una prof. appassionata. Anzi, “Duecento giorni di tempesta” scolastica, amorosa, esistenziale, tra violenza e possibile riscatto. In primo piano la storia della giovane insegnante Sonia, catapultata in un quartiere a rischio di una città di mare siciliana in mano alla criminalità. Una “terra straniera” ma anche una sfida per Sonia, in fuga dal passato. La scuola è fatta da classi “esplosive”, così chiamate dai professori per il livello disturbato e disfunzionale dei comportamenti degli alunni. Da qui una narrazione incalzante che lascia spazio alla capacità da parte dei docenti di entrare in relazione con i ragazzi e anche a un complicato triangolo amoroso che coinvolge la protagonista con due suoi colleghi: Stefano e Andrea.
Commenti su “Duecento giorni di tempesta”
«Simona Moraci ci trascina nel suo anno di scuola che diventerà anche una sorta di educazione sentimentale. Un’avventura che, per il lettore, si trasformerà in una lezione memorabile» (Vladimiro Bottone, quarta di copertina). «”Duecento giorni di tempesta” mescola ingredienti reali in una trama di finzione. (…) L’autrice trae spunti di vita autobiografica proprio dall’esperienza maturata negli ultimi anni, come docente nelle scuole di quartieri a rischio; lì, dove la violenza e il disagio si mescolano ai banchi di scuola e tutto rischia di scivolare nelle logiche del branco e delle leggi di natura hobbesiana, si svolge questa storia dalla prosa accurata» (Francesco Musolini, “la Repubblica”). “Nel romanzo, Sonia, tra scuola e vita sentimentale in affanno, riuscirà a trovare un suo equilibrio. Nella vita, l’autrice ha le idee chiare: «Vorrei continuare a insegnare in periferia e, un giorno, diventare dirigente in una di queste scuole. Sono proprio questi ragazzi a insegnarmi la bellezza della vita» (Intervista con Cristina Lacava per “Io Donna. Corriere della Sera”).
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